Museo della Frutticoltura "A.Bonvicini" - Sito Ufficiale del Comune di Massa Lombarda

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Museo della Frutticoltura "A.Bonvicini"

 

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Situato in Viale Amendola n. 40
Massa Lombarda, "capitale" italiana della frutticoltura: questa la consacrazione che venne sancita nel 1927 quando la città ospitò la Seconda Esposizione Nazionale ed il Congresso Nazionale di Frutticoltura.
Questa attività è stata quella che ha caratterizzato lo sviluppo economico di Massa Lombarda fino ai giorni nostri e attraverso ad essa si sono sviluppati altri settori, principalmente l'industria di trasformazione, l'artigianato, la cooperazione, i magazzini ortofrutticoli.
A metà degli anni '70 nasce l'idea di raccogliere questo grande patrimonio di storia, tecnica agraria in una struttura permanente che viene individuata in una vecchia casa colonica denominata "Cà rossa " che, opportunamente ristrutturata, darà vita al centro di documentazione sulla storia dell'agricoltura e della frutticoltura della Bassa Ravennate, denominato più brevemente Museo della Frutticoltura e intitolato ad Adolfo Bonvicini , figura fondamentale dello sviluppo della frutticoltura massese. Il Museo sorge in Via Amendola ed è ora incorporato nel recente sviluppo urbanistico di Massa Lombarda e pertanto lo spazio cortilizio viene utilizzato anche per le manifestazioni culturali estive.
Entrando nel Museo, a pianterreno sono sistemati, corredati da testi esplicativi, gli oggetti tradizionali della casa e del lavoro rurale. La mostra ricostruisce la storia della "rivoluzione" agricola iniziata a Massa Lombarda tra '800 e '900. Si comincia con la trasformazione del territorio attraverso la bonifica, poi sono affrontati i temi dell'unità poderale, della famiglia e della società contadina, passando attraverso i patti agrari e le lotte sociali sviluppatesi a cavallo del '900. Una sottosezione è dedicata ai principali processi produttivi dell'economia basati sull'autoconsumo, come il pane, il vino, la canapa.
Al pianterreno sono pertanto esposti molti attrezzi del lavoro contadino ma anche oggetti della vita di tutti i giorni con l'intento di ricreare l'ambiente della casa contadina di un tempo: il focolare, la caparèla  appesa all'ingresso, una bicicletta d'epoca, gli attrezzi del passato come l'aratro per la risaia, dei singolari "trampoli" per vendemmiare e potare, il "filarino ", la gramolatrice e tanti strumenti esposti in modo suggestivo.
 

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Al piano superiore si trova la sezione di maggior interesse del museo, quella dedicata alla frutticoltura con la presenza di notevole materiale iconografico e scritto. Si ripercorre la storia della frutticoltura di Massa Lombarda sin dai primi impianti di pesco risalenti al 1905 con le iniziative dell'agronomo Bellocci e del proprietario locale Adolfo Bonvicini. L'attività si sviluppa nel periodo tra le due guerre con una sorta di crescita monoculturale (frutteti di peschi, meli, peri, susini) e con la nascita di attività industriali legate alla frutticoltura: segheria per la produzione di imballaggi di legno, macchine irroratrici e disinfettanti, macchine selezionatrici (è presente uno splendido modello di questo tipo, in scala 1 a 4, costruito nel 1924), magazzini per la selezione ed il confezionamento del prodotto, fabbriche per le conserve alimentari (marmellate "farina di frutta", conserve e dal 1922-23 i primi succhi di frutta).
 Il relativo catalogo, corredato da circa 200 foto, illustra l'esposizione e i molteplici temi connessi alla frutticoltura e agricoltura e contiene scritti del Prof. Giancarlo Monari, del Prof. Fiorenzo Landi, del Prof. Alberto Guenzi, del Prof. Lucio Gambi e di Sergio Nardi.
IL MUSEO SI PUO' VISITARE SU APPUNTAMENTO

 

DOVE RIVOLGERSI:
UFFICIO CULTURA
Tel.0545/985832
e-mail: cultura@comune.massalombarda.ra.it

 
Regolamento (77kB - PDF)
Carta dei servizi (747kB - PDF)
 

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